San Paolo della Croce
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CATACOMBE DI SANT'EUTIZIO
STORIA e DESCRIZIONE
La diffusione del Cristianesimo nell’area cimina è legata, nella sua fase iniziale, al Santo martire Eutizio (III-IV sec. ), il quale, su una collinetta di tufo poco distante dall’abitato di Soriano, fece realizzare delle catacombe, per l'inumazione dei morti. L’insieme di cripte, cunicoli e ambienti sepolcrali attualmente visibili, costituisce, tuttavia, soltanto una parte del complesso catacombale originario, non molto esteso; l’altra risulta ancora interrata. Fu il Padre passionista Germano Ruoppolo ad accorgersene ed a segnalare l'avvenuta scoperta, alla fine del XIX secolo, scoperta avvalorata da lavori di scavo eseguiti nel 1959, che portarono alla luce un vasto complesso sepolcrale.
LE CATACOMBE
è possibile accedere alle catacombe tramite due ingressi: uno situato sul piazzale accanto al santuario, l’altro all’interno della cripta che custodisce le spoglie del Santo. La porta esterna è sormontata da una lapide che introduce brevemente la storia dell’area sepolcrale. Scendendo dall’accesso interno alla chiesa, si raggiunge un piccolo ambiente dove sono collocate lastre commemorative, la più recente risalente al 1996. Un arcosolio rinascimentale presenta in alto un dipinto raffigurante Sant’Eutizio. La parete in fondo alla prima camera ipogea mostra una lapide, posta a ricordo del nono cinquantenario del rinvenimento del corpo del Martire (1496-1946) e fiancheggiata da due teche recanti ex voto. Un’antica lastra marmorea si estende più in alto su gran parte della muratura; si tratta di un’epigrafe frammentaria latina di età romana, appartenuta ad un “augusteo” (monumento celebrativo di Augusto e di alcuni membri della sua famiglia), ubicato in un vicino, ma imprecisabile, “Pagus Stellatinus”, come dichiarato nell’epigrafe stessa. In questo primo ambiente si apre un’auletta sepolcrale di minori dimensioni della precedente, dove si custodiscono un sarcofago e una pila cilindrica di pietra, datata 1615. Prestando attenzione di nuovo al primo ambiente ipogeo, si scorgono frammenti marmorei scolpiti di un ciborio del IX secolo, costituiti da due colonnine con capitelli a fogliame ed un tratto di arco con raffigurata a bassorilievo parte di un pavone ed un architrave con incisa un'epigrafe, da cui si deduce che la chiesa fu abbellita con manufatti in marmo da un vescovo di nome Stefano. Una porta introduce ad altri ambienti catacombali, come si apprende dalla scritta in alto “Coemeterium”. All’interno del cimitero è presente uno spazio, al quale si accede tramite un cancello in ferro, riservato a nicchie sepolcrali disposte su più piani. L’aula di maggiori dimensioni, da cui si snodano piccoli corridoi, è occupata da un interessante arcosolio, sul quale sono percepibili tracce di pittura. Sull’estremità sinistra è collocato un altare, sormontato da una pittura settecentesca in cui è raffigurato S. Eutizio con la palma del martirio e un angelo. Altri dipinti di stile barocco, quali una Crocifissione e figura di Santo ornano le pareti delle catacombe. Un’ulteriore stanza accoglie alcuni sarcofagi, contenenti scheletri e ossa umane. Questo spazio, attraversato da un grande arco a tutto sesto, che divide la camera dall’ingresso’esterno, conserva antichi capitelli. In un piccolo cunicolo ricavato in fondo, è custodito un sarcofago in pietra, in cui viene raccolta la cosiddetta "acqua di S. Eutizio", stillicidio emanante dalla soprastante volta, cui sono attribuite proprietà miracolose.
Parroccha S. Paolo della Croce
Via del Convento 18, Loc. S. Eutizio M, snc - 01038 Soriano nel C. (VT)
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