Il Cimitero di Santa Maria in Poggio a Soriano
Le fotografie, la storia, i personaggi
Una curiosità: tre basamenti romani a Soriano Nel cimitero c'è un basamento di una colonna romana che si dice sia stato ritrovato durante gli scavi del Duomo e doveva appartenere ad una villa romana. Altri due basamenti identici sono stati collocati alle piazzette sopra piazza Vittorio Emanuele e sorreggono le statue della Madonna e di Sant'Eutizio. Quasi sicuramente esisteva un quarto basamento che è scomparso. |
Il sepolcro della Famiglia Giannotti E' una tomba ipogea, contraddistinta da due sculture bronzee. Un volto di Cristo e una figura femminile genuflessa sulla sola gamba destra e sostenente una lucerna. Le sculture bronzee per la loro finezza tecnica e l'espressione delle figure ricordano quelle del Monumento ai caduti sorridenti della prima guerra mondiale, opera dello scultore Francesco Nagni. Non è da escludere che la decorazione della tomba Giannotti le abbia realizzate proprio il Nagni. |
Il sepolcro del canonico Tommaso Micci E' stato un'importante canonico della basilica Vaticana. La tomba è ipogea, sormontata da una colonna cilindrica in marmo bianco, con una pisside sempre in marmo bianco. Nella parte alta della colonna , cinta da una corona di fronde di leccio a rilievo, compaiono, sempre a rilievo, vari simboli sacerdotali: la stola, il calice, l'asperio e il breviario. Al di sotto è incisa l'epigrafe commemorativa del sacerdote, scomparso nel 1879. |
Il sepolcro del Dott. Di Guglielmo Di origine toscana si trasferì per fare il medico a Soriano. Di buon carattere fu amatissimo da tutti. Prima di morire di tumore nel 1975, si scelse il luogo dove voleva essere sepolto e chiese che venisse deposto nella nuda terra avvolto da un lenzuolo. La scultura che lo raffigura è in trachite ed è stata scolpita da Franco Gradassai artista di Civita Castellana. |
Il sepolcro della Famiglia Catalani E' una grandiosa cappella quadrilatera tutta in peperino, con decorazioni varie.Gli spigoli della costruzione risultano smussati e fiancheggiati da coppie di semicolonne doriche. Presso ciascuno dei quattro angoli, compare un grande candelabro marmoreo con zampe leonine sormontate da foglie di acanto. La porta di ingresso è preceduta da un pronao architravato con due colonne doriche. Realizzata tra la fine dell'800 e gli inizi del 900'. |
Il sepolcro di Padre Giorgio Maria Fanti Di famiglia patrizia, figlio di Augusto Fanti, viveva in una grande casa nobiliare di fronte alla Trinità. Presi i voti divenne parroco della Chiesa di sant'Agostino e la restaurò dopo la guerra. In seguito fu trasferito a Orte e rifiutò più volte la nomina a vescovo per rimanere con i suoi concittadini. Fin da piccolo portava a casa le persone che non avevano da mangiare e la madre lo assecondava preparando per tutti. Durante la sua vita fu una persona amatissima. |
Per questa ricerca si ringrazia Paolo Berti che ha collaborato con i suoi ricordi e la conoscenza diretta di molte delle persone qui citate.
Lapidi in marmo lavorate a mano con simboli e motivi floreali.
E' il frutto del paziente lavoro degli scalpellini di Soriano che, con estrema maestria, riuscivano a creare delle piccole opere d'arte che oggi testimoniandone la loro abilità.