Luigi Fondi scultore e pittore
Luigi Fondi, artista da sempre, con particolare dedizione alla scultura in pietra e alla pittura, è nato a Soriano nel Cimino il 15 Agosto 1954.
Studia a Carrara dal 1968 al 1977 “laureandosi” scultore con il massimo dei voti all’Accademia di belle arti.
In questi anni conosce personalità importanti dell’arte contemporanea: TRICO’, GUIDI, Ennio Calabria, BODINI, SANTINI, CARAMEL, ARGAN, PALMA BUCARELLI, ADA ZUNINO,ecc..Si batte contro la loro idea dell’intellettuale dell’arte “con la puzza sotto il naso”… NE ESCE SCONFITTO e MORALMENTE DISGUSTATO.
Nel 1978 torna a Soriano nel C. “immergendosi” totalmente nella polvere delle cave di pietra.
Inizia come manovale di cava..diventa artigiano-scalpellino-scultore.
Dal 1983 al 1994 dirige corsi annuali per la lavorazione della pietra prefiggendosi di conciliare la produzione industriale con l’arte in modo che ogni oggetto, pur se di serie e di basso costo, avesse un bel disegno e godesse di un certo prestigio artistico.
Dal 1994 all’oggi insegna DISEGNO e STORIA dell’ARTE presso il liceo scientifico “MEUCCI” di Ronciglione (VT) senza mai abbandonare, nella “consapevole solitudine” del suo laboratorio-capannone, una produzione artistica secondo il quale una “poesia del caso” di tipo dadaista incontra l’esperienza trentennale di un “operaio dell’arte” di MORRISSIANA memoria dando vita a quadri o sculture che non inseguono la “poetica del vero” alla COURBET ma, sono comunque concreti e misteriosi quanto “L’ORIGINE DEL MONDO” o lo “SPACCAPIETRE”.
Le opere di Fondi rappresentano storie della contemporaneità...reinventate con immagini figurative in una produzione (apparentemente contraddittoria) impegnata nel cogliere gli aspetti più espressivi e concettosi di quell'UMANESIMO che ha poggiato le sue solide basi nella RIEVOCAZIONE dell'ANTICO.
ULTIME ESPOSIZIONI PERSONALI:
2008-09..ex Chiesa degli Almadiani “30 anni di PITTURAeSCULTURA” Settembre Viterbese;
2011-12..castello ORSINI “LA CITTA’ e L’UMANO” Pasqua Sorianese (VT);
2011-12..Liceo Artistico “MIDOSSI” ..”con le mani fuori dal quadro” Agosto Vignanellese (VT).
2013-14..Inizia il percorso itinerante “Incontriamo il nostro tempo”:
- Officine dell’immagine e della memoria, Fiuggi (FR)
- Museo della ceramica CASA CAIANI, Gualdo Tadino (PG)
- Palazzo dei sette, Orvieto (TR)
- Palazzetto C.N.A di SCANDICCI (FI)
- Castello di SARTEANO (2015) Sarteano (SI).
Studia a Carrara dal 1968 al 1977 “laureandosi” scultore con il massimo dei voti all’Accademia di belle arti.
In questi anni conosce personalità importanti dell’arte contemporanea: TRICO’, GUIDI, Ennio Calabria, BODINI, SANTINI, CARAMEL, ARGAN, PALMA BUCARELLI, ADA ZUNINO,ecc..Si batte contro la loro idea dell’intellettuale dell’arte “con la puzza sotto il naso”… NE ESCE SCONFITTO e MORALMENTE DISGUSTATO.
Nel 1978 torna a Soriano nel C. “immergendosi” totalmente nella polvere delle cave di pietra.
Inizia come manovale di cava..diventa artigiano-scalpellino-scultore.
Dal 1983 al 1994 dirige corsi annuali per la lavorazione della pietra prefiggendosi di conciliare la produzione industriale con l’arte in modo che ogni oggetto, pur se di serie e di basso costo, avesse un bel disegno e godesse di un certo prestigio artistico.
Dal 1994 all’oggi insegna DISEGNO e STORIA dell’ARTE presso il liceo scientifico “MEUCCI” di Ronciglione (VT) senza mai abbandonare, nella “consapevole solitudine” del suo laboratorio-capannone, una produzione artistica secondo il quale una “poesia del caso” di tipo dadaista incontra l’esperienza trentennale di un “operaio dell’arte” di MORRISSIANA memoria dando vita a quadri o sculture che non inseguono la “poetica del vero” alla COURBET ma, sono comunque concreti e misteriosi quanto “L’ORIGINE DEL MONDO” o lo “SPACCAPIETRE”.
Le opere di Fondi rappresentano storie della contemporaneità...reinventate con immagini figurative in una produzione (apparentemente contraddittoria) impegnata nel cogliere gli aspetti più espressivi e concettosi di quell'UMANESIMO che ha poggiato le sue solide basi nella RIEVOCAZIONE dell'ANTICO.
ULTIME ESPOSIZIONI PERSONALI:
2008-09..ex Chiesa degli Almadiani “30 anni di PITTURAeSCULTURA” Settembre Viterbese;
2011-12..castello ORSINI “LA CITTA’ e L’UMANO” Pasqua Sorianese (VT);
2011-12..Liceo Artistico “MIDOSSI” ..”con le mani fuori dal quadro” Agosto Vignanellese (VT).
2013-14..Inizia il percorso itinerante “Incontriamo il nostro tempo”:
- Officine dell’immagine e della memoria, Fiuggi (FR)
- Museo della ceramica CASA CAIANI, Gualdo Tadino (PG)
- Palazzo dei sette, Orvieto (TR)
- Palazzetto C.N.A di SCANDICCI (FI)
- Castello di SARTEANO (2015) Sarteano (SI).
16 lug. 2014. Soriano nel Cimino…ARCO DELLA BASTIA…nonché, PIAZZETTA DELLA “VECCHIA DEL CARNAIOLO”…dalla statua eseguita in peperino grigio nel 1981..misure: h.190x90x90cm.
"…ANTICAMENTE le donne filavano… e anche la VECCHIA DEL CARNAIOLO, quella notte di sabato, 7 Novembre 1489, seduta vicino al focolare…era intenta a torcere il filo nel filare………………..QUANDO…presa da un’ansia sconosciuta va sull’uscio per vedere le stelle…il gatto di casa gli si acculatta vicino e LEI sospinta da una forza inusitata raccoglie un grosso ramo di quercia dalla catasta di legna da ardere…SI APPOGGIA CON LE ARTRITICHE MANI SULL’IMPUGNATURA DELLO SPROPORZIONATO e IMPROVVISATO BASTONE…E… qui, lascio la parola al caro PIETRO FUCCI…barbiere, anarchico-antifascista..poeta autodidatta…nonché, amico carissimo di VINCENZO (detto “scallaletto”), CHE nel 1934 scriveva così…
…APPENA l’occhio stanco fu colpito…dall’oscillante face ancora accesa, con ton triste e avvilito, le scarne man mettendo sui capelli, disse. LA ROCCA E’ PRESA!..
E chi saranno quelli?!...
Rapida qual balen nella tempesta, senza por tempo ad altre riflessioni, messasi un cencio in testa,
mosse quasi tentoni…dalla BASTIA onde ir al paese per vie impraticabili e scoscese.
Raggiunti gli abitanti…ch’erano più vicini alla sua casa,
fece la gente tutta persuasa…che si correa un pericolo di morte…ecc…ecc…"
…e fu così che la VECCHIA DEL CARNAIOLO (il carnaiolo era un essiccatoio per la carne) dette l’allarme consentendo ai sorianesi di scoprire e catturare il conte Pietro Paolo Nardini, feudatario di Vignanello…paese limitrofo e a quel tempo, rivale.
…ECCO… come PIETRO FUCCI, nel 1934, descrisse con la sua poesia, l’immagine della leggendaria vecchia…racconto poetico popolare che a me è stato più volte…tantissime volte riraccontato…da VINCENZO “scallaletto” amico e compagno del BARBIERE…
IL racconto…modificato ogni volta da VINCENZO …e le immagini di ritratti “rubati” con la matita a vecchie e ardite paesane…io l’ho riportato in questa statua di pietra con la sintesi e la forza espressiva della SCULTURA…ERA il 1980 e tutta la contrada trinità e il proprietario della cava di “FRATICANI” (antico e sperduto luogo dove moltissimo tempo fa abitavano soltanto FRATI e CANI) Domenico Micci, SI ADOPERARONO PERCHE’ QUESTA IMMAGINE DI VECCHIA COSI’ SENTITA E COSI’ LEGGERA..percepita..NELLA FANTASIA POPOLERE…DIVENTASSE UNA “PESANTE”, PRESENTE e CONCRETA REALTA’ plasmata e formata con la PIETRA, IL PEPERINO… CUORE PULSANTE DEL PAESE.
Luigi Fondi.
"…ANTICAMENTE le donne filavano… e anche la VECCHIA DEL CARNAIOLO, quella notte di sabato, 7 Novembre 1489, seduta vicino al focolare…era intenta a torcere il filo nel filare………………..QUANDO…presa da un’ansia sconosciuta va sull’uscio per vedere le stelle…il gatto di casa gli si acculatta vicino e LEI sospinta da una forza inusitata raccoglie un grosso ramo di quercia dalla catasta di legna da ardere…SI APPOGGIA CON LE ARTRITICHE MANI SULL’IMPUGNATURA DELLO SPROPORZIONATO e IMPROVVISATO BASTONE…E… qui, lascio la parola al caro PIETRO FUCCI…barbiere, anarchico-antifascista..poeta autodidatta…nonché, amico carissimo di VINCENZO (detto “scallaletto”), CHE nel 1934 scriveva così…
…APPENA l’occhio stanco fu colpito…dall’oscillante face ancora accesa, con ton triste e avvilito, le scarne man mettendo sui capelli, disse. LA ROCCA E’ PRESA!..
E chi saranno quelli?!...
Rapida qual balen nella tempesta, senza por tempo ad altre riflessioni, messasi un cencio in testa,
mosse quasi tentoni…dalla BASTIA onde ir al paese per vie impraticabili e scoscese.
Raggiunti gli abitanti…ch’erano più vicini alla sua casa,
fece la gente tutta persuasa…che si correa un pericolo di morte…ecc…ecc…"
…e fu così che la VECCHIA DEL CARNAIOLO (il carnaiolo era un essiccatoio per la carne) dette l’allarme consentendo ai sorianesi di scoprire e catturare il conte Pietro Paolo Nardini, feudatario di Vignanello…paese limitrofo e a quel tempo, rivale.
…ECCO… come PIETRO FUCCI, nel 1934, descrisse con la sua poesia, l’immagine della leggendaria vecchia…racconto poetico popolare che a me è stato più volte…tantissime volte riraccontato…da VINCENZO “scallaletto” amico e compagno del BARBIERE…
IL racconto…modificato ogni volta da VINCENZO …e le immagini di ritratti “rubati” con la matita a vecchie e ardite paesane…io l’ho riportato in questa statua di pietra con la sintesi e la forza espressiva della SCULTURA…ERA il 1980 e tutta la contrada trinità e il proprietario della cava di “FRATICANI” (antico e sperduto luogo dove moltissimo tempo fa abitavano soltanto FRATI e CANI) Domenico Micci, SI ADOPERARONO PERCHE’ QUESTA IMMAGINE DI VECCHIA COSI’ SENTITA E COSI’ LEGGERA..percepita..NELLA FANTASIA POPOLERE…DIVENTASSE UNA “PESANTE”, PRESENTE e CONCRETA REALTA’ plasmata e formata con la PIETRA, IL PEPERINO… CUORE PULSANTE DEL PAESE.
Luigi Fondi.
Cataloghi e opere
Mostre
Video
Articoli su Luigi Fondi